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Fonte:
Don Alessandro
Minutella, sacerdote
palermitano, parroco della Parrocchia San Giovanni Bosco, dottore in
dogmatica e in storia del dogma cristiano, esperto Internazionale del
teologo Hans Urs Von Balthasar, scrittore prolifico, produttore di video
cattolici su youtube, Facebook e Gloria TV, nonché guida spirituale, è
stato rimosso dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Lorefice per aver sollevato
dubbi e perplessità sulle ultime novità introdotte dalla chiesa di Bergoglio.
La West Africa
Corporation lo ha raggiunto telefonicamente per approfondire il caso.
Dunque Don
Alessandro, le sono stati dati 15 giorni per lasciare la Parrocchia, giusto?
Sì
Dove andrà
allo scadere?
Non lo so
esattamente perché alla richiesta di lasciare la Parrocchia non
corrisponde un’altra destinazione di carattere pastorale e questo è
abbastanza singolare perché diciamo che in salute sto abbastanza bene.
Quindi
giustamente non ha bisogno di prendersi il periodo di riposo che le è stato
detto..
Esatto,
esattamente.
Ho detto al
Vescovo che non ho alcuna intenzione di riposare perché lo farò poi nella
Patria Eterna, ora è tempo di lottare e difendere la fede. Quindi
non so esattamente quali potranno essere le frontiere pastorali dell’annuncio
della fede, della difesa della sana dottrina. Vedremo..
E perché dice
che dovrà nascondersi nelle catacombe per dir messa?
In realtà questa
è una maniera per far comprendere che la vera Chiesa, quella che rimane ancora
autenticamente Cattolica, è destinata – chissà per quanto tempo, solo Dio lo
sa, come prevede peraltro anche il Catechismo della Chiesa Cattolica – in
questa prova finale a starsene piuttosto clandestina.
Ma perché un
simile provvedimento?
Nel
provvedimento dell’Arcivescovo si parla inoltre di confusione che lei starebbe
creando. Cosa ne pensa?
Il Vescovo usa la
parola confusione però subito dopo aggiunge la parola scandalo..
Che è ancora
peggio..
Appunto per
quello la rimarco. La parola scandalo mi sembra veramente una parola molto
forte e oltre ogni misura.
Si parla anche
di obbedienza verso i superiori a cui lei è tenuto.
Ma
l’obbedienza vale anche quando viene cambiata la Verità e viene messa in
discussione la vera Dottrina Sociale della Chiesa insegnata da Gesù? Dopotutto,
fino a che punto si è tenuti all’obbedienza?
No, no, non
si è tenuti all’obbedienza.
San Tommaso
D’Aquino dice che in quel caso diventa sudditanza. Quando viene imposta un’obbedienza che non
aderisce al criterio della giustizia e financo a quello della verità, quindi
un’obbedienza senza verità e senza giustizia, diventa imposizione. E quindi non
si chiede più un’obbedienza in senso teologico come quella di Gesù Cristo al
Padre, ma diventa sudditanza. Con ogni chiarezza San Tommaso D’Aquino nella Summa
Theologiae dice che in quel caso non bisogna obbedire.
Bisogna obbedire
a Dio piuttosto che agli uomini, quindi quando gli uomini al Governo si fanno
interpreti non della legge di Dio, non della volontà di Dio, ma dei propri
capricci e delle proprie ideologie, lì non bisogna obbedire.
Come ha
reagito la comunità, non appena appresa la notizia? So che lei è molto legato
ai suoi fedeli. Oltre che essere molto seguito, riempie le Chiese, senza dover
necessariamente fare aperitivi..
Questo è
abbastanza singolare. Vorrei a tal riguardo ringraziare il Cardinale
Sarah che ieri ha fatto quella dichiarazione dicendo che i problemi
nella Chiesa se non financo allo scisma sono procurati da una distorsione
veramente senza precedenti della Liturgia. Infatti la Liturgia è la prima fonte
di evangelizzazione.
Ha ragione lei.
Non so da quali fonti attinga però le posso confermare che effettivamente
dovunque vado, quando si sa che ci sono io, lì la Chiesa si riempie.
Non so questo da
cosa dipenda..
Ci sarà il
carisma evidentemente, ma per quello che mi riguarda c’è un rispetto direi
quasi ossessivo per le norme liturgiche..
Quindi da questo
punto di vista veramente la comunità che guido, la comunità parrocchiale
innanzitutto.. poi direi anche la comunità virtuale perché sono seguito in
tutta Italia grazie a Radio Domina con grande sconcerto, con grande sofferenza,
con grande dolore.
Tra l’altro la
cosa strana è che in questo periodo di crisi della fede lei è molto seguito.
Allora io mi
chiedo: ma che cosa vedono in lei? Che cosa cercano in lei? Uno che asseconda
ogni richiesta, come la chiesa di Bergoglio? Oppure forse queste persone sono
alla ricerca di certezza e verità, rispetto delle tradizioni e del Vangelo,
spiraglio di luce, speranza?
Guardi le dirò la
verità, poc’anzi leggevo uno dei tanti blog che vanno addosso al sottoscritto
dove venivo paragonato da un gruppo di professorini di teologia al ‘Masaniello’
della Chiesa Cattolica..
Proprio questo mi
fa molto riflettere..
Le dirò la
verità: io credo che questo seguito in tutta Italia sia dato dal fatto che come
prete mi sono presentato non alla maniera dei tanti che scrivono dalla cattedra
seduti comodamente nelle loro poltrone. Lì non c’è nessuna battaglia, non c’è
nessuna riscossa e nessuna resistenza. Io mi sono messo in gioco perché sono
sceso in campo. Quindi scendendo in campo sapevo a cosa potevo andare in
contro.
Credo che la
gente, il popolo di Dio, questo tanto decantato popolo di Dio, come la Lumen
Gentium, il documento dogmatico, la concezione dogmatica del Concilio
Vaticano II sottolinea che la Chiesa è il popolo di Dio.. ecco il popolo di Dio
ha percepito da parte mia questo mio bisogno, da pastore, da ‘chi fa odor di
pecore’ come dice Francesco, di scendere in campo per dire che c’è
qualcosa che non va. La gente l’ha percepito ed ecco la risposta
che sta infastidendo non solo l’establishment ma
anche tutto l’insieme di questi ‘maitre à penser’ che pensavano fosse
sufficiente all’allungo con la denuncia senza però mai darsi da fare.
Lei pensa che
molti sacerdoti reagiranno a questa situazione che si è venuta a formare
all’interno della Chiesa oppure resteranno in silenzio usando l’obbedienza al
Sommo Pontefice come scusa?
Ma guardi io
questo purtroppo non sono in grado di anticiparglielo. Spererei tanto che ci
fosse una reazione naturalmente buona, serena però una reazione significativa
perché posso dirle che c’è un contatto con tanti sacerdoti di tutta
Italia che manifestano questa difficoltà di fronte a questo tipo di aperture
che ultimamente ci sono state.
Questo si può
fare. Non siamo in un regime. Questo si può fare, si deve fare. Guai a noi se
non lo facciamo.
Vorrei dire anche
un’altra cosa con quella parresia e franchezza a cui Papa Francesco ci chiama.
Vorrei sottolineare che si è tanto decantato il problema di un pontificato di
Ratzinger, Benedetto XVI, come il pontificato dell’immobilismo dogmatico.. In
realtà negli 8-9 anni di pontificato ratzingeriano chiunque poteva esprimere il
proprio punto di vista. La Chiesa sembrava essere divenuta addirittura un’Agorà dove
ognuno arrivava, esprimeva il proprio punto di vista e veniva accreditato.
Proprio sotto il pontificato di quello che veniva considerato, diciamo così, una
sorta di ‘sceriffo’ della fede..
Invece adesso nei
quattro anni del pontificato di Bergoglio, proprio con Papa Francesco che è il
Papa del dialogo, della misericordia, dell’apertura, sembra quasi, e il
sottoscritto ne è purtroppo per me una testimonianza evidente, che se uno per
varie ragioni di carattere teologico, dottrinale, dogmatico, spirituale esprime
nel rispetto un disagio, una difficoltà a capire ecco cosa accade.. che io tra
quindici giorni, anche meno ormai dovrei riportare le chiavi della Parrocchia
al Vescovo.
Quanta paura
c’è d’essere raggiunti da sanzioni ecclesiali secondo lei?
Guardi in realtà
non bisogna mai aver paura delle sanzioni perché la parola sanzione e quindi mi
riferisco al codice di diritto canonico è qualcosa di prezioso nella vita della
Chiesa. Perché la Chiesa non è l’Agorà, non è una sorta di piazza dove
ognuno fa quel che vuole. C’è una regola da rispettare, anzitutto quella della
fede: la ‘Regula Fidei’ che appunto orienta nel cammino della fede. Ma
poi c’è anche un’insieme di norme canoniche che normano, regolano la vita
stessa dei credenti. Perciò le sanzioni canoniche sono un’autogaranzia per la
Chiesa. Il problema è se vengono adoperate nel modo giusto o meno..
Ad esempio nel
mio caso viene scritto che io sono di scandalo al popolo di Dio senza spiegare
perché. Non viene spiegato perché. Allora giustamente i fedeli vogliono
capire. Io ho dovuto leggere ai fedeli la lettera perchè alla fine dovrò
lasciare la Parrocchia se tutto va bene il Venerdì Santo.
Si dice che
Bergoglio stia aprendo le porte all’anticristo attraverso il cammino di unione
tra tutti i cristiani e la riconciliazione con i protestanti. Cosa ne pensa?
Inoltre lei ritiene che l’anticristo sia già presente sul territorio? Si palesa
già qualche nome?
Allora, le vorrei
fare presente ma solo così con discrezione, visto che oggi vengo definito il
‘Masaniello’ della Chiesa Cattolica, che io ho due titoli di studio: due
dottorati. Quindi sono anche teologo, due volte teologo. A riguardo della
questione relativa all’anticristo che sta tornando molto di moda vorrei dire la
mia personale consapevolezza: l’anticristo, prima ancora che una
persona con quei tratti lì, qualche volta persino di tipo mitologico, nella
Sacra Scrittura, mi riferisco ovviamente al Nuovo Testamento, in particolare
alle Lettere di Giovanni e poi a San Paolo e quindi in questa visione
neotestamentaria, è tutto ciò che si oppone all’annuncio che Gesù
Cristo è il figlio di Dio. Giovanni dice: chiunque nega che Gesù Cristo è
il figlio di Dio è l’anticristo. In questo senso per esempio la battaglia per
la quale credo che io stia pagando il debito più alto che ho portato avanti
nelle settimane scorse quando è venuto qui a Palermo un tale che ci viene a
dire che Ario voleva soltanto rimarcare l’umanità di Gesù e che era un povero
prete che non meritava quel che meritava. Ecco quel che è venuto la volta
scorsa è un’anticristo. Tutte quelle operazioni, quei tentativi di
rimaneggiamento della Dottrina Cattolica dove si relativizza l’unicità e la
salvezza di Cristo, sulla portata unica e universale di Gesù Cristo come il
Salvatore, lì c’è l’anticristo.
Perciò se si
dovesse presentare un’ipotesi di un’organizzazione di chiese cioè questa sorta
di riunione pancristiana se non addirittura panreligiosa, lì sicuramente c’è
l’anticristo, più che come persona, come impostura finale di fronte a Cristo
come unico Salvatore. E
questo a me appassiona più di tutto, cioè l’annuncio anche nel 2017 che solo
Gesù Cristo salva e quindi anche nel rispetto delle altre religioni noi siamo
chiamati a testimoniarlo con quella passione che lo Spirito Santo non smette di
dare ai testimoni della fede.
Ma lei non
ritiene anche seguendo le Sacre Scritture che l’anticristo sia proprio una
persona che dovrà arrivare dopo Bergoglio e che possa magari unificare non
soltanto le religioni cristiane ma anche tutte le altre religioni con la
creazione di un’unica religione mondiale?
Adesso che lei
incalza volevo dirle che questo non esclude che però l’anticristo possa anche
essere una persona in carne e ossa con tutte quelle altre dichiarazioni che
anche io ho letto, nei mistici, nei Santi, nelle rivelazioni private
riconosciute dalla Chiesa e nulla esclude che possa anche questo essere
il tempo però devo anche dirle che secondo il teologo Von Balthasar,
ogni stagione della Chiesa, nel corso dei secoli ha dovuto fronteggiare
l’anticristo. Se poi oggi si presenterà in carne e ossa questo non è da
escludere. Non lo escludo. Però per poterlo fronteggiare anche come singolo
individuo bisogna aver chiaro questa impostazione di fondo, cioè chi
viene come anticristo avrà solo uno scopo: quello di negare che Gesù Cristo è
l’unico Salvatore. Ecco perché poi si dice che sarà ecologista,
ambientalista, ecumenista, interreligioso..
Io non escluso
personalmente, per la mia sensibilità di fede e anche direi per
l’approfondimento teologico di questo campo così abbastanza minato, che questo
2017, che ci fa celebrare il centenario di Fatima e quindi con tutta la
questione relativa al Terzo Segreto, possa avere delle profonde attinenze con
la questione relativa all’anticristo, con l’impostura anticristica.
Nel senso che
siamo vicini…
Ecco è così. Sì,
sì sì.
Io penso che
questo avvenimento di Fatima come una sorta di trama più o meno nascosta abbia
accompagnato il cammino travagliato della Chiesa negli ultimi cento anni e
direi soprattutto negli ultimi cinquant’anni dove noi vediamo e assistiamo a
qualcosa come un tentativo di manipolazione apocalittica dello Spirito
Cattolico, non tanto nelle strutture, perché se lei nota, di fatto poi a parte
qualche eccezione in questi anni di pontificato non è che siano avvenute
riforme all’interno del Vaticano, comunque della Chiesa così eclatanti finora.
No, no,
infatti.. Anche se già Papa Paolo VI a suo tempo aveva detto che il fumo di
Satana era entrato nella Chiesa..
Sì, sì certo,
l’ha detto Paolo VI, quindi un Pontefice. Probabilmente lui si riferiva alla
contestazione post-conciliare per cui si aspettavano una primavera, invece è
arrivata una ‘giornata’ come quella di oggi a Palermo che raramente abbiamo: di
freddo, di buio, di pioggia. E così è accaduto alla Chiesa. La contestazione
del ‘68, i preti che lasciavano il ministero, i conventi che si svuotavano,
tutta quella tempesta..
Ora invece per la
prima volta si presenta uno cioè il sottoscritto ‘Masaniello’ che dice che la
situazione di crisi all’interno della Chiesa non è determinata ipso
facto dal Concilio Vaticano II che è un avvenimento di grazia in
quanto tale (stiamo parlando di un Concilio Ecumenico)..
In realtà uno dei
problemi molto grossi è l’interpretazione del Concilio Vaticano II.
Lo stanno
interpretando a modo loro in poche parole..
Esattamente. Ma
infatti in maniera abbastanza divertita dico che io adesso sto in croce,
scorticato come San Bartolomeo perché i progressisti vogliono il Concilio
Vaticano III e i catto-lefebvriani sono rimasti al Concilio Vaticano I.
In mezzo ci siamo
noi poveri cattolici che non siamo conservatori, non siamo tradizionalisti.
Il contrario di
progressisti non è tradizionalisti, ma cattolici apostolici romani quindi
quelli che ci richiamano al Concilio Vaticano II che è stato un dono di grazia,
lei non può immaginare taluni esponenti dell’intelligentia catto-lefebvriana
con quanta veemenza e polemica siano venuti addosso al sottoscritto dicendo che
è ignorante, non capisce nulla.
Arrivano fino
all’insulto.
In Italia in
questo momento il sottoscritto risulta essere uno dei più qualificati, esperti
del pensiero di Von Balthasar in ragione del fatto che ho conseguito il
Dottorato alla Pontificia Università Gregoriana con il massimo dei voti e con
l’invito abbastanza raro a pubblicare per intero la tesi quando in genere la
Commissione chiede di pubblicare una parte della tesi.
Nel leggere di
Don Ariel che dalla torre d’avorio del suo pensiero aureo mi da dell’ignorante
su Von Balthasar lei può capire… naturalmente io ho deciso di non rispondere..
siamo vicini ai giorni della Settimana Santa..
In realtà la cosa
per me più interessante da dire alla fine è questa connotazione mariana di
questi tempi che viviamo.
Siamo nei tempi
previsti dalla Madonna. Nei tempi che porteranno al trionfo del suo Cuore
Immacolato che corrisponde però anche finalmente una buona volta al trionfo del
Cattolicesimo Romano che mai come oggi è preso di mira nel tentativo
apocalittico di farlo scomparire per sempre dalla terra.
Cambiando
argomento ultimamente è uscita la notizia tra i più accreditati media del mondo
della creazione di un microchip che sarà inserito all’interno del nostro corpo.
In alcuni posti è già attivo. Ne ha sentito parlare?
Certo, certo..
Anche perché
se si approfondisce la questione su internet si potrà ben vedere che molti
ritengono possa essere il famoso microchip di cui parla l’Apocalisse di san
Giovanni. Mi dica lei..
Approfondisco
questa questione perché in Apocalisse si parla del marchio della bestia e non è
da escludere la possibilità che ci siano riferimenti di questo tipo qui. Del
resto uno studioso letterato, Orwell, aveva previsto queste ipotesi quando
aveva scritto del Grande Fratello dove parlava di quest’occhio che guarda e
tiene sotto controllo tutti gli esseri umani in una sorta di sinedrio
massonico.. quindi non lo escludo..
Ma secondo lei
il 13 maggio 2017, in occasione del centenario dell’apparizione della Madonna a
Fatima, Maria ci farà qualche regalo?
Bella domanda..
Speriamo,
speriamo, preghiamo per questo.
Anche se feriti,
addolorati, per quanto in questo momento si vive dentro la Chiesa non perdiamo
la speranza, guardiamo avanti.
Samuel
Colombo, Amministratore Delegato e Fondatore della West Africa Corporation,
società media con sede legale a Londra e sede operativa in Africa occidentale,
proprietaria di un giornale online internazionale di approfondimento di cui è
Direttore, di un blog e presto di un magazine e una web-tv. Artista
internazionale emergente, cantante e compositore di origini italiane. Fondatore
e Presidente della ‘Solidarity’, organizzazione volontaria che opera in Sierra
Leone a sostegno della vita e impegnata a ridurre il tasso di mortalità dei
bambini 0-5 anni. Laureato in comunicazione con Master all’Università IULM di
Milano da diversi anni è appassionato di questioni religiose e di fede oltre
che impegnato a diffondere messaggi positivi, di speranza e a sostegno della
verità.
Don Minutella:
“Tomemos posiciones antes de que cambien la Misa”
Por SAMUEL COLOMBO
Continúa impertérrita la batalla por la verdad por Don Alessandro
Minutella, contra esta iglesia falsa que está surgiendo, consciente de las
consecuencias que pueden producirse para su persona.
Sin duda nos hace pensar esta iglesia que, en lugar de explicar y
aclarar dudas y recelos, como haría un buen padre, se esconde detrás de un
silencio incómodo y iniciando procedimientos y “castigando a los delincuentes.”
Pero aquí están sus declaraciones.
“Detrás de esta agenda progresista nos encontramos con un Sanedrín
dirigido por estos sumos pontífices que llevan el nombre de Enzo Bianchi,
Antonio Melloni, el padre Antonio Spadaro, Bruno Forte, Vincenzo Paglia, Walter
Casper. Todos los hombres del diálogo, que, sin embargo, ocultan el arma de la
condena, la marginación, la sospecha hacia los que no son homólogos a su forma
de pensar. Aquí parece que detrás de estos hombres se camufla el manifiesto
para la construcción de una superiglesia mundial que ya no tendrá nada
Católica.
Estimados amigos, la verdad católica se ha convertido en una
herejía.
Así que los pobres católicos, los de Juan Pablo II y Benedicto XVI,
los católicos enamorados del Concilio Vaticano II en continuidad con la
tradición, los católicos eucarísticos y marianos comienzan inexorablemente a
llorar lo que queda del esplendor católico, observando detrás de las ventanas
de la Madre Iglesia en su lenta agonía.
¡Cuánta gente perdida, cuántas almas desorientadas ..!
Es una iglesia falsa, ya que no se construyó de acuerdo con el plan
de su fundador (Cristo) sino de acuerdo con sus caprichos ideológicos.
Quién no se homologa a este registro de la iglesia falsa es un
loco, un herético, uno que tiene un corazón duro.
Y que desea poner a silenciar a los que no están de acuerdo.
La herejía, en este caso, se lleva a cabo por el mismo gobierno de
la iglesia.
Cada mes que pasa, incluso semanas, incluso días e incluso minutos,
existe el riesgo inminente de pérdida de miles, si no de millones de almas por
senderos falsos voluntariamente inducidos..
Hoy es nuestro turno.
Estimados católicos, os llamo a salir a la luz pública. Basta de
denuncias. Es necesaria la resistencia.
Resistencia como una defensa de la sana doctrina, hasta que el
Señor regrese.
Basta con la aceptación pasiva por temor a ser condenado por los
dictados de la iglesia falsa.
Hermanos y hermanas, éste es el tiempo de la gracia renovada.
Ánimo!
Ahora vendrá el tiempo de la confrontación con la iglesia falsa,
que usará todos sus métodos de odio y violencia que la caracteriza.
Vamos a tener que sufrir, en las catacumbas, ser calumniados,
difamados, suspendidos, objetos de sanciones canónicas.
Vamos a tener que sufrir porque tendremos que mantener unida a la
resistencia la antorcha Católica a la espera de que la tormenta del falso
profeta se agote a los pies de la mujer vestida del sol.
Cualquier persona que huya para unirse a la resistencia se
convertirá en una víctima. Pero también es el momento de la mujer vestida de
sol (Virgen María) que triunfa con su pie sobre el enemigo infernal.
¡Valor y adelante!
Me dirijo a vosotros, sacerdotes, queridos hermanos, a los muchos
sacerdotes esparcidos en Italia que, como yo, se sienten incómodos, a los
muchos católicos que sufren por lo que está ocurriendo y les digo en el nombre
de Jesús y María que salgan y muestren el rostro auténtico y valiente del
catolicismo que resiste. Nos está pidiendo el Señor, no podemos darle la
espalda.
Tomemos posiciones antes de que cambien la misa.
Esto dará lugar a una serie de consecuencias.
Ellos dirán: “estáis fuera de la iglesia, sois cismáticos, os
habéis construido vuestra propia Iglesia”.
Y yo digo: ¿estamos fuera de la iglesia nosotros con nuestra
denuncia o lo estáis vosotros construyendo la iglesia mundanizada, adúltera y
extravagante que la Beata Ana Katalina Emmerick había vislumbrado?
¡Sois vosotros los que estáis fuera de la iglesia, no nosotros que
nos resistimos!
Esto debe quedar claro. Nos dirán que estamos fuera de la iglesia
y, sin embargo, son ellos los que se sacan fuera a sí mismos… alguien los atrajo
hacia fuera.
Sois vosotros los que estáis fuera, no nosotros que permanecemos
fieles a la tradición católica y al auténtico espíritu del Vaticano II.
De su parte estarán los poderes establecidos, pero no se dan cuenta
de que de la nuestra está la Virgen.
En la iglesia falsa, denunciamos, “vosotros sois la plasmación más
monstruosa del tercer secreto de Fátima”.
Don Alessandro Maria Minutella, Doctor en teología dogmática,
experto en mariología y del teólogo Urs von Balthasar, apóstol valiente de
Virgen María, difusor entusiasta de la devoción a su Inmaculado Corazón. Don
Alessandro conoce profundamente las diversas apariciones de María, sus mensajes
y profecías.
Traducción de Como vara de almendro
Artículo original: http://www.samuelcolombo.it/stateofplay/don-minutella-scendiamo-campo-prima-che-cambino-la-messa/